Il 22 settembre all’interno dell’Auditorium della Mole di Ancona in occasione della quinta edizione del Festival della Storia Luigi Basso, psichiatra, membro del direttivo nazionale della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale, docente del master di II livello all’Università di Ferrara, responsabile del servizio di psicopatologia riabilitativa di Bolzano, studioso e appassionato di demonologia è stato intervistato da Simona Lucantoni, psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana.
A partire dalla definizione di malattia il dott. Basso introduce un excursus storico del rapporto tra esorcismo e psichiatria psicodinamica. A partire dalle “teorie di malattia” derivanti dalla medicina primitiva e dal modello magico-religioso. Descrive le caratteristiche generali dei fenomeni di possessione e il collegamento tra esorcismo, magnetismo, ipnotismo e i grandi sistemi moderni della psichiatria dinamica. La storia del confronto/scontro tra l’esorcista Gassner ed il magnetista Mesmer permette di indagare il passaggio dal “magnetismo animale” alla scoperta dell’inconscio (attraverso “sonnambulismo artificiale”, “ipnosi”, “suggestione”, “psicoterapia”, e infine “psicoanalisi”).
Da un’ottica di psichiatria psicodinamica Basso racconta quali sono le patologie che ricorrono più spesso all’esorcismo e ci espone il passaggio diagnostico dalla “possessione diabolica” all’“isteria” fino ai “disturbi dissociativi”. Il confine tra disagio (individuale e sociale) e malattia non è facilmente identificabile (necessità di un approccio olistico dimensionale): dalla vulnerabilità bio-psico-socio-culturale (“crisi della presenza”) alla crisi conclamata/patologia. In continuità con il pensiero di Ernesto de Martino il pensiero magico e la crisi della presenza sono presentati come concetti cardine per comprendere il fiorire delle pratiche esorcistiche nella storia, costellata da scontri aperti e coesistenze tra scienza, magia e religione, coesistenza di fatto di approccio medico-naturalistico-scientifico e magico-religioso: malattia maleficio e possessione in epoca moderna. In conclusione vengono affrontate le somiglianze e le differenze e il perché ci troviamo di fronte a un grande aumento di richieste di esorcismi oltre che a un gran numero di sacerdoti che si formano per diventare esorcisti.
Nella pratica esorcistica l’alleanza terapeutica che si crea all’interno di un setting regolare è molto simile a quello tra medico e paziente. La differenza sostanziale sta nel fatto che mentre l’esorcismo punta all’espulsione del male e ha come fine ultimo la conversione religiosa, la psichiatria psicodinamica e la psicoanalisi si muovono per creare un’integrazione tra le parti costruttive e distruttive della persona, all’interno di un processo di conoscenza e accettazione della propria parte “nera” tenendo conto di ciò che Freud ha scritto in Totem e tabù: “Spiriti e demoni sono le proiezioni dei propri impulsi emotivi, l’individuo trasforma i propri investimenti affettivi in personaggi con i quali popola il mondo e ritrova poi al di fuori di sé i propri processi psichici interni” e in Introduzione alla psicoanalisi: “durante il periodo animistico il mondo era popolato di essere spirituali simili all’uomo (i demoni); tutti gli oggetti del mondo esterno fungevano da sede di questi esseri”.